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Comunicati

Innegabili evidenze dimostrano che il Giro d’Italia copre l'occupazione militare e le politiche di apartheid di Israele contro i palestinesi.

Gli organizzatori del Giro d'Italia dichiarano che la corsa ciclistica riguarda solo lo sport e non ha niente a che fare con la politica. Tuttavia, come le innegabili evidenze qui sotto dimostrano, il Giro d'Italia, in cambio di milioni di dollari di sponsorizzazioni, sta attivamente aiutando il governo israeliano a descrivere falsamente Gerusalemme Est occupata, come parte di Israele e sua capitale unificata, lavora con le aziende che operano negli insediamenti israeliani illegali e diffonde immagini e messaggi che danno un'impressione ingannevole, attentamente progettata, che copre le politiche di occupazione militare e di apartheid di Israele nei confronti dei palestinesi.

La famosa corsa ciclistica italiana darà aiuto agli sforzi della propaganda di Israele per coprire le sue politiche oppressive contro i palestinesi.

Conferenza stampa del Giro d'Italia Gerusalemme, 18 settembre 2017

19 settembre 2017 - Ieri, ad una conferenza stampa congiunta a Gerusalemme, il ministro israeliano della cultura e dello sport Miri Regev e la sua controparte italiana Luca Lotti hanno confermato i programmi di fare partire il Giro d'Italia del prossimo anno, uno dei maggiori eventi ciclistici annuali del mondo, in Israele nel maggio 2018. La partenza della corsa è prevista a Gerusalemme, con tappe da Haifa a Tel Aviv e nel Naqab (Negev).